Calcio europeo a rischio riciclaggio? L’Ue è preoccupata, nuovi obblighi per le società

Contro il rischio riciclaggio nel calcio europeo, l’Ue riflette sulla possibilità di introdurre nuovi obblighi per le società calcistiche e gli agenti sportivi. 

Il Parlamento Ue è sempre più preoccupato del rischio riciclaggio di denaro nel calcio europeo. la conferma è arrivata in questi giorni anche dal quotidiano economico il Sole 24ore, che ha raccontato del nuovo progetto al vaglio della Commissione Ue. 

calcio europeo
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L’idea sarebbe quella di creare uno specifico regolamento  che imporrebbe nuovi obblighi alle società calcistiche. Una norma che nasce, come spiegano fonti interne al Parlamento Europeo, dalla presa d’atto di un settore, quello calcistico, che data la sua continua espansione commerciale, è sempre più soggetto a divenire campo di operazioni sospette in ambito finanziario-economico. 

Per questo, una delle prime novità che l’Ue intende introdurre, è quella di far rientrare sia le società che gli agenti sportivi, all’interno del cosiddetto “money laundering”, un sistema che obbliga questi soggetti, a verificare con accuratezza i beneficiari effettivi di tutte le operazioni di compravendita. 

Calcio Europeo a rischio riciclaggio, il primo allarme arriva nel 2009

Non è la prima volta che l’Europa tenta di occuparsi in questi termini del calcio europeo. Già nel 2009 ad esempio, il Gafi, gruppo di Azione Finanziaria Internazionale, aveva segnalato alle autorità del vecchio continente, come il rischio di riciclaggio di denaro nel mondo del calcio fosse ormai elevatissimo.

Nel report, gli esperti finanziari scrivevano infatti come “Il Mercato del calcio professionistico ha subìto una crescita accentuata a causa di un processo di commercializzazione. Il denaro investito nel calcio è aumentato principalmente a causa dell’incremento dei diritti televisivi e della sponsorizzazione da parte delle imprese”. 

Un fenomeno dovuto principalmente, come scrive Gafi nel report, a una “globalizzazione senza precedenti” che ha portato flussi di denaro sempre maggiori nel settore. Una situazione che, come abbiamo visto negli ultimi anni, ha portato sempre più fondi di investimento ad interessarsi del calcio europeo, acquistando spesso anche squadre molto blasonate, come è accaduto con il Milan e l’acquisizione di RedBird, in collaborazione con il Fondo Elliot. 

Perché sempre più investitori si interessano al calcio nel vecchio continente

Questo perché oggi investire in una squadra di calcio, applicando un buon business model consente agli investitori di fare profitto negli ambiti più diversi.

Se la compravendita dei giocatori e il player trading, rimangono una fonte di introiti molto interessante, non bisogna però dimenticare che è difficile fare affidamento sulla futura rivendita dei giocatori, quando i loro valori tendono ad alzarsi ed abbassarsi in modo drastico, anche all’interno della stessa stagione. 

Ma oltre a questo, oggi chi investe nel mondo del calcio può contare, ed è questa la parte che la rende attrattiva per gli investitori stranieri, anche su altri fonti di ricavi, a partire da quei diritti televisivi che in poco meno di un decennio hanno reso la Premier League il campionato più ricco al mondo. 

Calcio europeo, la relazione della Commissione Ue pubblicata nel 2019

Un campionato in cui anche le squadre meno blasonate, dalla divisione dei diritti televisivi, riescono ad avere budget per il mercato persino più grandi di una squadra di medio livello della Serie A. Già nel 2019, la Commissione Europea aveva prodotto un documento molto importante sul calcio europeo.

Una relazione in cui aveva detto chiaro e tondo come questo sport andasse ormai considerato a tutti gli effetti un’industria globale, con un enorme impatto economico su tutto il vecchio continente.

Il Covid ha danneggiato il settore calcistico molto più di altri

La differenza, rispetto alla data in cui è stato redatto quel documento, e l’accelerazione verso nuovi regolamenti, l’ha fatta naturalmente la pandemia, che si è abbattuta come un vero e proprio ciclone economico nel mondo del calcio.

Con tantissime società che dopo il Covid sono andate in fortissima difficoltà economica, le iniezioni di liquidità sono diventate quasi una prassi per tante squadre di calcio ormai sull’orlo della bancarotta.

Per tutti questi motivi, la Commissione Europa ha adesso l’intenzione di introdurre nuovi obblighi per le società, al fine di monitorare tutti i flussi di denaro del settore, ed evitare che il calcio venga usato come business per riversare del denaro che non può essere dichiarato al fisco europeo. 

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