Energia illimitata? È già realtà, perché la scoperta degli Usa cambia tutto

Anche se non tutti lo sanno, la possibilità di avere energia elettrica illimitata a disposizione esiste già. Vediamo nel dettaglio l’importantissima scoperta scientifica fatta dagli Stati Uniti lo scorso anno. 

Riusciremo in un futuro prossimo a poter attingere da fonti di energia illimitate? Superando così le attuali limitazioni dei combustibili utilizzati per mandare avanti la nostra industria, e più in generale l’intera civiltà occidentale. 

energia illimitata
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Di sicuro, l’anno scorso gli Stati Uniti hanno raggiunto un importantissimo traguardo scientifico, che rende questa possibilità non più un’utopia scientifica, quanto piuttosto un obiettivo concreto che si potrà raggiungere in futuro. Ma a quale storico risultato, ottenuta dalla comunità scientifica, stiamo facendo riferimento? 

Energia illimitata, in cosa consiste l’esperimento Usa

Lo scorso anno, gli Stati Uniti hanno annunciato di essere riusciti, per la prima volta nella storia della scienza, a creare una reazione in cui, la quantità di energia prodotta alla fine, è stata superiore a quella iniziale utilizzata per il processo. E questo significa che si è riusciti a mettere in piedi un processo scientifico, in cui avviene una vera e propria creazione dal nulla di energia, in surplus rispetto all’iniziale.

Una scoperta che è stata presentata ufficialmente dagli usa nel dicembre del 2022, con una conferenza pubblica di Jennifer Granholm, segretario del dipartimento americano dell’Energia. C’è chi addirittura, dopo questo annuncio, non esita a parlare della scoperta di un vero e proprio “Santo Graal”. D’altronde, aver ottenuto la certezza scientifica, di poter creare energia dal nulla, potrebbe avere conseguenze molto grandi, al punto che potremmo trovarci di fronte all’inizio di una nuova rivoluzione industriale. Se davvero riuscissimo a produrre energia dal nulla, il nostro intero sistema industriale andrebbe ripensato. 

Anche gli ambientalisti esultano ma avvertono di non rinunciare alle rinnovabili

La possibilità dunque di poter avere  disposizione energia illimitata diventa adesso più vicina, e rappresenta oltretutto la nuova frontiera per la lotta all’inquinamento. E difatti esultano anche gli ambientalisti per questa scoperta made in Usa, anche, sono in molti  sostenere che questo comunque non sia affatto un buon motivo per abbandonare la ricerca sulle rinnovabili, che restano comunque indispensabili nel percorso di cambiamento e lotta al riscaldamento globale.

Questo processo di fusione, che permette di creare energia in surplus, è oltretutto molto affascinante anche per un altro motivo: non fa altro che riprodurre e imitare un processo che avviene tra il Sole e le stelle, quando nuclei si scontrano in modo pesante. Altro particolare non da poco: il combustibile utilizzato per sostenere questo processo di fusione è l’idrogeno, e parliamo dunque di un combustibile inesauribile in natura. 

Energia illimitata, gli studi per arrivare a questa scoperta sono iniziati negli anni cinquanta

Naturalmente, questo risultato non è altro che il frutto di esperimenti che si sono susseguiti per decenni, fin dagli cinquanta. Prima di questo esperimento Usa, gli scienziati erano riusciti più volte a portare a termine correttamente il processo di fusione, senza però mai e poi mai riuscire a produrre una quota di energia in surplus rispetto a quella iniziale. Questa stavolta invece l’operazione ha avuto successo, e il miracolo è arrivato all’interno di un laboratorio californiano.

Qui infatti è stato utilizzato uno dei più grandi laser al mondo per ottenere il processo di fusione, grazie a 192 fasci laser, che hanno colpito un cilindro che al suo interno custodiva deuterio e trizio. L’energia prodotta, pari a circa 25 megajoule, per la prima volta è stata maggiore di quella impiegata. 

Certo, per quanto ci troviamo di fronte a un risultato scientifico straordinario, ci vuole pazienza. In primo luogo perché i costi al momento, per ripetere questo processo, restano altissimi. Come ha dichiarato la Presidentesse dalla Commissione Europea, Ursula von der Leyen: “Questa svolta dimostra che la necessità di continuare ad investire nella fusione nucleare è forte. Abbiamo bisogno di vari approcci per garantire questa energia pulita in futuro, ma questo dimostra che vale la pena intensificare il lavoro e la ricerca”.

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