Cartella esattoriale, impariamo a leggerla meglio: solo così puoi evitare di pagare inutilmente

La cartella esattoriale contiene una serie di informazioni, necessarie per il saldo, la rateizzazione e la sospensione dei debiti.

I contribuenti che hanno debiti con il Fisco ricevono dall’Agenzia delle Entrate la cd. cartella di pagamento, affinché i creditori possano recuperare le somme dovute.

Cartelle esattoriali Agenzia delle Entrate
Cartelle esattoriali (Nursenews)

Relativamente alle cartelle di pagamento affidate all’agente di riscossione dal 1° gennaio 2022, viene usato un nuovo modello, introdotto dal provvedimento del 17 gennaio 2022 dell’Agenzia delle Entrate. Esso, alla luce delle modifiche intervenute con la Legge di Bilancio 2022, non prevede più l’addebito al contribuente degli oneri di riscossione.

Al contrario, per le cartelle che hanno ad oggetto carichi affidati fino al 31 dicembre 2021, continuerà ad essere in vigore il modello precedente. Ma quali sono gli elementi che compongono una cartella esattoriale? Analizziamoli attentamente.

Cartella esattoriale: chi è il coobbligato?

Innanzitutto, di lato, nella parte superiore destra della cartella di pagamento, sono indicati i dati anagrafici del contribuente destinatario e quelli dell’eventuale coobbligato. Quest’ultimo è colui che è obbligato al pagamento insieme ad un altro o ad altri soggetti.

Per esempio, in merito al versamento di una tassa su un immobile di proprietà di due persone, la cartella esattoriale verrà emessa ad entrambi, in quanto coobbligati.

In tale ipotesi, ovviamente, la regola generale prevede che il pagamento integrale del debito da parte di uno dei coobbligati, estinguerà la cartella.

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La prima pagina del documento

Passiamo, ora, all’analisi del contenuto di una cartella esattoriale. Nello specifico, essa presenta i seguenti elementi:

  • la descrizione del debito e, dunque, della cifra da pagare;
  • l’invito a saldare il debito entro i termini stabiliti;
  • le informazioni sulle tipologie di pagamento ammesse;
  • le operazioni da effettuare per ottenere la rateizzazione, la sospensione o per presentare ricorso.

Nella prima pagina dell’atto, in alto a sinistra, si trovano:

  • il numero identificativo del documento;
  • l’indicazione dell’Ente o degli Enti creditori, per mezzo dei quali l’Agente di riscossione ha emesso la cartella di pagamento.

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Tutti i dati della cartella esattoriale

La prima pagina dell’atto contiene, da sinistra verso destra, anche altre informazioni. Nel dettaglio:

  • i dati degli Enti creditori che hanno incaricato l’Agenzia delle Entrate alla riscossione delle somme specificate nel documento e ai quali ci si dovrà rivolgere per ottenere informazioni aggiuntive sul tributo e su quanto dovuto;
  • nella parte centrale, invece, si trova la causale del debito;
  • a destra, infine, c’è l’importo da versare, suddiviso per Ente creditore, e la cifra da pagare a titolo di rimborso per i diritti di notifica.

Nelle pagine successive della cartella esattoriale, infine, si trovano tutte le istruzioni per:

  • il pagamento;
  • la rateizzazione;
  • la sospensione della riscossione;
  • la proposizione del ricorso;
  • contattare l’Agenzia delle Entrate.
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