Lewis Hamilton guadagna una cifra impressionante. L’anglocaraibico della Mercedes ha legittimato la somma in virtù di 7 titoli mondiali conquistati.
Lewis Hamilton è tra i più grandi campioni di sempre della Formula 1. La sua è una storia molto particolare, per non dire eccezionale nel mondo dei motori. Per una famiglia della fascia economica media-bassa è molto complicato riuscire a sostenere la carriera di un giovane pilota. Sin dai kart le spese sono altissime e tanti campioni sono riusciti ad emergere grazie a patrimoni impressionanti.
In mancanza dei soldi, l’unica cosa che però salvare un pilota è il manico. Già da bambino il #44 mise in mostra delle capacità fuori dall’ordinario, facendosi strada in un ambiente molto ostile. Tra ricchi e viziati figli d’arte o, semplicemente, figli di papà il nativo di Stevenage era l’unico giovane di colore a puntare alla categoria regina del Motorsport. Il suo obiettivo era chiaro e non perse tempo a farlo sapere al mondo.
Un giorno si avvicinò a Ron Dennis, chiedendogli l’aiuto per arrivare a correre in F1. Senza il supporto del manager britannico della McLaren, probabilmente, il #44 non sarebbe diventato un pilota di Formula 1. La fortuna aiuta gli audaci e Dennis rimase molto colpito dalla personalità del ragazzo. Lewis ebbe la possibilità di avere il miglior materiale possibile per scalare le classifiche delle categorie minori, conquistando vittorie in rapida successione.
Il padre Anthony, meravigliato dalle skill alla guida, del figlio fu costretto a fare tre lavori contemporaneamente per finanziare la prima fase di carriera del figlio. Un investimento che ha fruttato un grosso impatto nella vita di Lewis. Ron Dennis, invece, fu come un secondo padre per il campione di Stevenage. Dopo aver vinto tutto nelle categorie propedeutiche alla Formula 1, Lewis sfiorò il titolo al debutto nel circus con il team di Woking nel 2007.
I successi del #44
Quell’annata per l’anglocaraibico sarebbe potuta essere perfetta se solo non avesse sbagliato nelle ultime due tappe. Complice la sfortuna e un campionato serratissimo con altri due fenomeni, come il teammate Fernando Alonso e il ferrarista Kimi Raikkonen, Il #44 avrebbe vinto al debutto in F1, evento mai riuscito a nessuno in oltre 70 anni di storia.
Il rookie mise nei guai il bicampione del mondo asturiano che non si aspettava di trovarsi difronte un avversario così forte e preparato sul piano fisico e mentale. Per essere un debuttante Lewis dimostrò subito una velocità innata ed una regolarità sorprendente. Chiuse i primi 9 GP di Formula 1 sempre sul podio, centrando anche vittorie prestigiose. Dopo aver perso il mondiale di un solo punto ai danni del finlandese.
Nel 2008, dopo la delusione cocente dell’anno prima, l’anglocaraibico si laureò per la prima volta campione del mondo. Negli anni successivi ha riscritto i record della categoria in Mercedes, festeggiando altri 6 mondiali. Nell’era turbo ibrida della F1, Lewis ha fatto la differenza, riuscendo a collezionare un numero di vittorie clamoroso. Nessuno aveva mai superato la tripla cifra.
L’anglocaraibico ha messo a referto 103 trionfi e 103 pole position. E’ andato vicinissimo ad elevarsi lì dove nemmeno Michael Schumacher era salito, subendo una delle più grosse beffe di sempre, all’ultima tornata del Gran Premio di Abu Dhabi 2021. Una cocente sconfitta per mano di Max Verstappen che il #44 non ha ancora dimenticato. Per sua sfortuna non ha potuto proseguire la striscia di vittorie con il passaggio alle wing car perché non ha avuto un’auto all’altezza.
Lo stipendio di Lewis Hamilton
Nonostante non vinca una gara dall’Arabia Saudita del 2021, il pilota di Stevenage rimane uno dei più grandi interpreti del circus. Lewis, con fame e determinazione, ha estratto al massimo il potenziale tecnico negli anni in cui la Mercedes era al top, ma ora la Red Bull Racing è diventata l’auto da battere e sta lasciando solo le briciole agli avversari. Lewis può passare alla Ferrari?
Hamilton ha un contratto con Mercedes sino al termine del 2023. Nel 2021 ha toccato l’apice, firmando un rinnovo a ben 55 milioni di dollari, secondo Forbes. Sarà difficile strappare una cifra simile in futuro, considerati gli ultimi risultati deludenti. LH44 è il secondo più pagato in F1, alle spalle di Max Verstappen. Il bicampione olandese percepisce 60 milioni di dollari annui dalla Red Bull Racing.
