Dark web, i numeri adesso sono da incubo: cosa sta succedendo

Le truffe informatiche che sfruttando anche il dark web stanno aumentando di anno in anno. Vediamo nel dettaglio cosa dice l’ultimo report sulla cybersicurezza in Italia

Fino a qualche anno fa, erano davvero pochissime le persone che conoscevano il significato del termine dark web. Con questa espressione, si intende una rete internet che non risulta normalmente accessibile agli utenti, se non attraverso specifici software. 

dark web
Adobe Stock

Un luogo in cui la regolamentazione e la giurisprudenza del mondo occidentale si annullano, e in cui si possono effettuare scambi di ogni tipo. 

Negli ultimi anni, il dark web ha conosciuto una maggiore popolarità, e anche i grandi giornali hanno raccontato di come ad esempio, in questo luogo oscuro di internet, sia relativamente facile assoldare un sicario per uccidere qualcuno, o anche solo spaventarlo, e tante altre pratiche legali che sul web di certo non troverebbero posto. 

Viene anche sfruttato dagli hacker per scambiarsi, a volte, delle informazioni sensibili, che possono anche riguardare i dati di un utente appena raggirato con una truffa informatica. 

Dark web, nel 2022 gli attacchi hacker sono triplicati rispetto agli anni precedenti

Di sicuro, il dark web è sempre più connesso non solo ai crimini più estremi, come per l’appunto commissionare un omicidio, ma sta anche diventando una piattaforma da utilizzare per le frodi informatiche. Ed è per questo che per i cittadini diventa sempre più importante iniziare a prendere familiarità con questo termine.

Anche perché lo scorso anno è uscito un nuovo report, pubblicato dall’Osservatorio Cyber, che si è occupato di analizzare quanto privati e cittadini e imprese in Italia, siano vulnerabili o meno, agli attacchi informatici da parte di un hacker. I risultati ottenuto da questo test, non possono certo rassicurare chi legge. 

Anche le tensioni geopolitiche hanno contribuito alla diffusione di crimini nel dark web

In primo luogo perché nel 2022, gli attacchi informatici si sono triplicati rispetto allo scorso anno. Come ha spiegato Beatrice Rubini, che ricopre il ruolo di executive director per Crif: “L’ultima edizione dell’Osservatorio cyber conferma la rilevanza dei nostri dati per i frodatori. La circolazione dei dati nel 2022 infatti è stata molto superiore al passato, tanto che i dati trovati nel dark web sono triplicati rispetto all’anno precedente”. La donna ha poi anche spiegato che anche gli ultimi avvenimenti geopolitici, hanno avuto un ruolo importante, in quanto è evidente che questi aumenti sono connessi anche agli effetti collaterali della guerra tra gli hacker russi e quelli al servizio dei governi occidentali.

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