Una banconota al bancomat è un cattivo segno: cosa ti succederà

I segnali per comprendere se qualcosa non sta andando nel verso giusto spesso sono più che mai evidenti. Massima allerta dunque, sempre.

Siamo certi di conoscere quelli che sono i segnali che potrebbero indurci a considerarci potenzialmente vittime di truffe? In realtà certe nozioni, per cosi dire, non sono ben note a tutti. Proprio per questo è sempre utile informarsi, fare della prevenzione insomma, in certi casi.

Bancomat
Nursenews

Quante volte abbiamo letto di truffe, di veri e propri raggiri orchestrati ai danni di cittadini ignari con il solo fine di approfittare della loro ingenuità per interessi ben più vantaggiosi? I giornali, il web, sono pieni di tali informazioni. In più, spesso, le vittime in questione sono nostri amici, o addirittura parenti.

Pensiamo dunque a ciò che potrebbe accadere a un comune cittadino semplicemente camminando in strada. I rischi sono numerosi, cosi come spesso suggerito dalle stesse forze dell’ordine, su tutte la Polizia Postale, destinataria di centinaia di segnalazioni di truffe ogni giorno.

Il discorso in questione spesso riguarda come luoghi ideali gli sportelli bancomat. In molti casi, proprio in presenza di tali strumenti, i truffatori mettono in atto i propri subdoli piani. Pensiamo ai tastierini finti applicati su quelli veri per memorizzare i pin degli stessi clienti, per esempio.

Altro caso interessante è quello che riguarda, per lo stesso motivo citato in precedenza, l’istallazione di piccole telecamere presso gli stessi sportelli per registrare la formulazione del pin da parte di ignari cittadini. Una truffa in particolare, però, negli ultimi giorni sta scuotendo l’opinione pubblica.

Una banconota al bancomat è un cattivo segno: ecco la truffa spiegata nel dettaglio

Nel caso specifico il raggiro organizzato dai malintenzionati di turno è molto particolare. Il tutto si svolge in quella che può essere descritta come una classica fila per accedere allo stesso sportello bancomat ed in genere vede la presenza di due complici posizionati in diverse zone della stessa fila.

Uno dei due farà attenzione a cosa fanno i vari cittadini una volta arrivati di fronte allo schermo del bancomat in questione. Nel momento propizio, il complice posizionato alle spalle della persona intenta a prelevare denaro proverà ad attirare l’attenzione di quest’ultimo con un incredibile stratagemma.

Il complice, infatti, chiederà alla persona che sta utilizzando il bancomat se la banconota da lui trovata per caso a terra è sua. Il malcapitato chiaramente per capire se realmente l’accaduto possa riguardarlo tenderà a distrarsi dall’operazione che sta svolgendo. A quel punto il secondo complice estrarrà velocemente la carta bancomat dello stesso malcapitato sostituendola con un’altra molto simile.

A quel punto i cittadino gabbato sarà privato della sua carta bancomat e magari si accorgerà della cosa quando ormai i truffatori in questione avranno già prelevato ingenti somme dal suo conto corrente. Questo perché l’altro complice citato avrà chiaramente provveduto a memorizzare anche il pin digitato dalla stessa vittima. Massima allerta insomma, il rischio è davvero per tutti.

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