Uomo e donna possono essere amici? La risposta della scienza sgomenta

Esiste l’amicizia uomo-donna o è solo una leggenda metropolitana? Ecco le risposte che ha cercato di dare la scienza.

Chi è cresciuto a colpi di 883, tra «regola dell’amico» (da evitare come la peste se si vuol combinare qualcosa con una donna) e «Sei un mito», fatica a concepire che possa esistere l’amicizia tra uomo e donna. Un mito anche questo?

uomo donna stretta di mano
Nursenews

Quando si parla di miti da sfatare o da confermare, non manca mai qualche scienziato desideroso di vedere come stanno le cose. Una regola ribadita anche nel campo dell’amicizia uomo-donna. Se n’è occupata la Norwegian University of Science and Technology, autrice di un interessante studio sulle differenze con cui uomini e donne interpretano i segnali di amicizia o di interesse sessuale.

Uomo-donna: come interpretano i segnali di amicizia o di interesse sessuale

Una prima scoperta dei ricercatori norvegesi conferma, possiamo dire, un’esperienza comune: ovvero il fatto che spesso le donne si lamentano della tendenza maschile a interpretare erroneamente come segnali di interesse sessuali quelli che sono in realtà semplici segnali di amicizia. Le cose si rovesciano, ovviamente, viste dal lato maschile, con gli uomini ad affermare che le donne sono inclini a confondere con manifestazioni di gentilezza e cordialità quelli che in verità sarebbero segnali di interesse sessuale.

Insomma, le due metà del cielo non sempre si intendono: di conseguenza equivoci e fraintendimenti fioccano che è un piacere. La cosa interessante è che questa “differenza interpretativa” sembra sfidare le differenze culturali e nazionali. La ricerca norvegese infatti ha ottenuto risultati simili a quelli di uno studio condotto in Usa. Malgrado la Norvegia sia uno dei più Paesi più “aperti” in termini di sessualità, certe costanti rimangono essenzialmente le stesse quando si parla di ricerca di un partner e procreazione.

Uomo-donna: diverse strategie procreative

Il ricercatore Mons Bendixen cerca di spiegare queste differenze con un approccio evolutivo. Secondo Bendixen non deve stupire che uomini e donne adottino differenti strategie per cercare un partner sessuale. L’uomo ha la tendenza a cogliere ogni opportunità, spendendo tempo e risorse nel corteggiamento, anche se questa attività non necessariamente approda al sesso. Per il ricercatore l’idoneità riproduttiva dell’uomo dipenderebbe dal numero di donne con cui riesce a procreare.

Diverse la strategia procreativa delle donne, per le quali il processo di procreazione presenta costi potenzialmente più alti (tra gravidanza, parto, allattamento e cura del figlio), oltre al versante del “costo opportunità” (ovvero la possibilità persa di procreare con altri partner). Per questa ragione nel tempo la psicologia femminile si è evoluta per richiedere segnali più chiari prima di prendere in considerazione l’idea del rapporto sessuale

In sostanza, per gli scienziati l’amicizia uomo-donna non è certo impossibile e può essere un’esperienza appagante. Ma a volte le cose possono essere complicate, visto che si devono fare i conti con le differenze nell’interpretazione dei segnali e con le diverse strategie procreative dei due sessi.

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