Chi paga se il debitore muore? Come rintracciare gli eredi: è meno facile di quanto sembra

Per recuperare un credito dopo la morte del debitore bisogna sapere chi sono i suoi eredi. Ecco come scoprire chi sono.

Anche in caso di morte del debitore non è detto che recuperare il nostro credito sia un’impresa impossibile. Infatti il debito ricadrà sugli eredi del defunto, ai quali il creditore potrà intimare di pagarlo.

notaio chiede firma testamento
Nursenews

Chiaramente per recuperare il credito dovremo sapere chi sono gli eredi, tenendo presente che ciascuno di loro dovrà rispondere in proporzione alla sua quota di eredità accettata.

Prima di tutto gli eredi per essere obbligati a pagare i debiti del defunto devono aver acquisito lo status di eredi. Devono cioè aver accettato puramente e semplicemente l’eredità, dopo di che dovranno rispondere dei debiti ereditati anche col loro patrimonio personale. Accettando invece con beneficio d’inventario il creditore potrà rivalersi soltanto sui beni ereditati, un tempo appartenenti al defunto.

Come fare a sapere chi sono gli eredi del debitore defunto

Ma come fare a rintracciare gli eredi? L’unico modo certo per saperlo è la dichiarazione di successione, che si può richiedere presso l’apposito ufficio. Ma non è sempre obbligatorio presentarla. Inoltre non sempre si riesce a sapere con certezza se i potenziali eredi abbiano accettato in maniera pura e semplice. Possono essere verificate invece la rinuncia e l’accettazione con beneficio d’inventario (presso la Cancelleria del tribunale dove si è aperta la successione). Ma dato che ci sono 10 anni di tempo per scegliere se accettare l’eredità anche questo controllo non dà certezze assolute.

Il passo principale da fare dunque è quello di rintracciare i possibili eredi intimandoli a pagare il debito, così da far emergere se hanno accettato l’eredità (e se sì, sotto quale forma) oppure hanno rinunciato. Queste circostanze, in ogni caso, saranno provate in sede di giudizio per il recupero crediti. Del resto gli eredi sono equiparati a dei veri e propri debitori, per cui se inadempienti possono essere citati in giudizio.

Più facile risalire agli eredi del defunto se quest’ultimo ha lasciato un testamento che potrà essere reperito presso il Registro generale dei testamenti, l’iscrizione al quale avviene a cura del notaio (quindi se il testamento è di tipo olografo l’iscrizione potrebbe non avvenire immediatamente dopo la scomparsa).

Eredi, cosa dice il Codice civile

Se non c’è testamento l’eredità viene ripartita sulla base delle regole successorie stabilite dal Codice civile, che designano quali eredi legittimi:

  • coniuge;
  • figli;
  • genitori (in assenza dei figli);
  • fratelli;
  • parenti fino al 6° grado.

Va anche detto che coniuge, figli (o i genitori, in mancanza di figli) sono eredi legittimari ai quali, indipendentemente dal testamento, è garantita una parte dell’eredità. Inoltre la loro presenza (con accettazione) esclude in automatico la chiamata all’eredità di altri parenti (al massimo fino al 6° grado in linea retta). I dati sulla parentela del defunto si possono conoscere attraverso l’ufficio anagrafico del suo comune di residenza.

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