Come calcolare lo stipendio netto: regole e istruzioni per tutti

Per calcolare correttamente lo stipendio netto occorre conoscere regole e istruzioni del conteggio. Vediamo come procedere.

Quali sono i passaggi per passare dalla retribuzione lorda a quella netta e capire se l’importo finale sulla busta paga è corretto o meno.

stipendio netto come calcolare
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Tutti i lavoratori dovrebbero saper leggere la busta paga per verificare che non vengano commessi errori. Lo sguardo del dipendente ogni mese cade veloce sull’importo finale ma non prestare attenzione alle singole voci è sbagliato. Per poter comprendere a pieno il documento redatto mensilmente dal datore di lavoro occorre conoscere i passaggi che intercorrono tra il calcolo dello stipendio lordo e quello netto.

Intervengono numerose variabili quali le imposte IRPEF e le addizionali nonché i contributi INPS e le agevolazioni fiscali spettanti. Va da sé che il calcolo è piuttosto complesso dovendo considerare numerosi fattori. Cercheremo di facilitarlo fornendo qualche pratica indicazione sul conteggio tenendo conto, comunque, che per avere la certezza che l’importo in busta paga sia corretto sarà necessario avvalersi dell’aiuto di un consulente del lavoro o di un responsabile delle risorse umane.

Calcolo dello stipendio netto, le variabili

Per procedere con il calcolo occorrerà considerare

  • lo stipendio lordo,
  • le imposte,
  • i contributi previdenziali,
  • le detrazioni fiscali,
  • le agevolazioni fiscali riconosciute al dipendente,
  • il diritto al Bonus IRPEF ex bonus Renzi.

Il lavoratore dovrà, nello specifico, individuare le somme trattenute ai fini fiscali e previdenziali nonché conoscere il calendario delle presenze con il riepilogo delle ore lavorate, i permessi, le ferie, le ore di assenza.

Il conteggio nei dettagli

Il lordo mensile è la prima voce di stipendio lordo data dal valore della tariffa oraria applicata dal proprio CCNL per il numero delle ore lavorate durante la mensilità di riferimento. Tale importo dovrà essere aumentato con gli straordinari, i rimborsi a piè di lista e le diarie per eventuali missioni all’estero.

Poi bisognerà tener conto delle trattenute effettuate vale a dire

  • le trattenute IRPEF,
  • i contributi INPS a carico del dipendente,
  • gli assegni familiari,
  • le detrazioni da lavoro dipendente,
  • le addizionali regionali e comunali,
  • il Bonus Renzi,
  • le detrazioni per carichi di famiglia.

Calcolo pratico dello stipendio netto

Le formule da utilizzare sono

  • retribuzione lorda – contributi INPS a carico del lavoratore per calcolare il reddito imponibile,
  • IRPEF + Addizionale IRPEF regionale + Addizionale IRPEF comunale per determinare l’imposta lorda,
  • detrazione da lavoro dipendente + detrazione per carichi di famiglia (se presente) per calcolare le detrazioni,
  • imposta lorda – detrazioni per conoscere l’imposta netta,
  • reddito imponibile – imposta netta + bonus Renzi (se presente) per conoscere lo stipendio netto. 

Aliquote per scaglioni IRPEF

Un’ultima puntualizzazione sul conteggio dell’imposta lorda. Al reddito complessivo occorrerà applicare le aliquote per scaglioni IRPEF che nel 2023 sono

  • 23% per redditi fino a 15 mila euro,
  • 25% per redditi tra 15 mila euro e 28 mila euro,
  • 35% per redditi tra 28 mila e 50 mila euro,
  • 43% per redditi sopra i 50 mila euro.

Clicca qui per un’approfondimento sull’IRPEF in busta paga.

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