Sedere che prude? Attenzione alle cause, non sottovalutarlo | Allarme salute

Il sedere che prude è un fastidio abbastanza comune. Però massima attenzione a non sottovalutare questo sintomo.

Se vi capita di vedere persone che si toccano di frequente il sedere a causa di un persistente prurito, sappiate che c’è poco da ridere. Dietro questo banale fastidio può nascondersi ben altro.

Sedere che prude, cause
Il sedere che prude: un sintomo da non sottovalutare – Nursenews.it

Accusare uno strano prurito al sedere non deve essere considerata una cosa da nulla. Il disturbo è anche molto imbarazzante perché,  ovviamente, non ci si può grattare in pubblico in una zona così intima.

Dietro questo fastidio apparentemente banale seppur noioso e imbarazzante, possono nascondersi problemi ben più seri che è necessario prendere in tempo. Come per ogni malattia la diagnosi precoce è determinante e può fare un’enorme differenza.

Sedere che prude: ecco di cosa si tratta

Il sedere che prude è un disturbo fastidioso. Se il fenomeno persiste è assolutamente necessario consultare un medico per individuare le cause. Infatti dietro questo disturbo potrebbe nascondersi qualcosa di ben più grave. Noi vi indichiamo quali potrebbero essere le 6 possibili ragioni che vi hanno provocato questo disturbo. Ovviamente la visita medica resta l’unico modo per fare chiarezza.

Cause del prurito al sedere
Il prurito al sedere può nascondere problemi seri – Nursenews.it
  • Herpes

Se l’eruzione è di colore rosso e si presenta con piccole pustole dolorose è probabile che si tratti di un focolaio di herpes. Attenzione perché potete contagiare il partner.

  • Infezione fungina

Se l’eruzione ha un colore rosso, c’è prurito e una consistenza squamosa è probabile si tratti di un’infezione fungina. Solitamente bastano creme antimicrobiche a, soprattutto, una buona igiene ed evitare di indossare biancheria intima ancora umida. In ogni caso meglio sempre consultare un esperto.

  • Follicolite

Se l’eruzione è rossa e presenta delle bolle è probabile si tratti di una follicolite. Questo fenomeno si verifica quando le cellule morte e i batteri vanno a intasare i follicoli. In questo caso basta sfilare il pelo con l’applicazione di perossido di benzoile.

  • Psoriasi

Potrebbe anche trattarsi di psoriasi. In questo caso la pelle sarà molto squamosa. Se è psoriasi c’è poco da fare perché è una malattia cronica. Dovete rivolgervi a un dermatologo per avere una cura che vi consenta di limitare il problema.

  • Eczema

Se l’eruzione si presenta con prurito, talvolta accompagnata da macchioline rosse, potrebbe trattarsi di un eczema. Non è nulla di grave e, di solito, si risolve tutto con creme a base di idrocortisone. Per qualche giorno meglio evitare di indossare collant e tessuti sintetici.

  • Emorroidi

Se il prurito non riguarda solo i glutei ma anche l’ano allora potrebbe trattarsi di emorroidi: piccole sporgenze di vene rettali infiammate che possono provocare prurito, dolore, gonfiore. Chi ne soffre tende ad accusare il disturbo abbastanza frequentemente. Rivolgetevi al più presto ad un medico che vi consiglierà la cura più adatta e vi indicherà anche la dieta migliore per evitare di irritare ulteriormente la zona infiammata. In casi estremi potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.

 

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