La carenza della vitamina D danneggia il cervello, impressionante quello che può succedere | Lo studio

Alcuni ricercatori australiani hanno scoperto che la mancanza di vitamina D può provocare una gravissima malattia del sistema neurologico

La vitamina D è una vitamina definita liposolubile, perché è sciolta nei grassi. La sua caratteristica principale è che viene generata successivamente all’esposizione ai raggi solari e, poi, passa nel sangue per legarsi a una specifica proteina in modo da raggiungere i vari organi e tessuti.

La carenza di vitamina D danneggia il cervello
Le conseguenze della mancanza di vitamina D sull’organismo possono essere devastanti (nursenews.it)

È fondamentale per moltissime funzione dell’organismo, in primis la mineralizzazione delle ossa e il metabolismo del calcio, del fosfato e del magnesio. Favorisce, dunque, lo sviluppo dell’apparato scheletrico, il rimodellamento osseo e ne contrasta il deterioramento con il passare dell’età (la mancanza di vitamina D, ad esempio, è responsabile dell’osteoporosi nelle donne in menopausa).

Ha, inoltre, un compito fondamentale per lo sviluppo delle cellule e contribuisce a diverse funzioni neuromuscolari e immunitarie, oltre che alla riduzione delle infiammazioni. Costituiscono perfette fonti alimentari della vitamina D il pesce grasso (come salmone, sgombro e sardine), il fegato e il tuorlo d’uovo.

Dal Journal of Neurochemistry si apprende che, grazie a una nuova tecnologia, un gruppo di ricercatori dell’Università del Queensland, guidato da Darryl Eyles, ha individuato nella carenza di vitamina D una grave disfunzione del circuito della dopamina nel cervello. Tale disturbo sarebbe assimilabile a quello evidenziato nei pazienti affetti da schizofrenia.

La schizofrenia è una patologia che ha molteplici fattori scatenanti, di natura sia genetica sia ambientale. Le cause neurologiche non sono ancora note, ma gli studiosi ritengono che possa essere legata ad una variazione del modo in cui il cervello usa la dopamina, un neurotrasmettitore considerato la “molecola della ricompensa“.

La ricerca dell’Università del Queensland ha evidenziato come l’origine della patologia potrebbe sussistere nel rilascio anomalo della dopamina. Di conseguenza, una concentrazione non sufficiente di vitamina D avrebbe delle responsabilità per quanto riguarda l’insorgenza della malattia e la futura differenziazione dei neuroni dopaminergici.

Livelli insufficienti di vitamina D causano la schizofrenia? La scoperta è sconcertante

Gli scienziati, sotto le direttive del Professor Darryl Eyles, hanno condotto uno studio in vitro, esaminando lo sviluppo dei neuroni sia in presenza sia in assenza di un’adeguata dose di vitamina D.

Schizofrenia provocata da carenza di vitamina D
Insufficienti livelli di vitamina D causerebbero la schizofrenia (nursenews.it)

In tre diversi momenti della ricerca, hanno notato come la proliferazione della dopamina era evidentemente aumentata e hanno osservato delle anomalie nella distribuzione delle proteine presinaptiche, addette alla dispersione della dopamina nelle cellule.

Il gruppo, inoltre, ha evidenziato un procedimento di differenziazione alterato in caso di vitamina D attiva. Quest’ultima, infatti, non solo aveva fatto sviluppare le cellule in maniera diversa, ma aveva innescato anche un meccanismo di rilascio della dopamina in modo del tutto anomalo.

I ricercatori, infine, notando le variazioni funzionali nel processo di assorbimento e di emissione presinaptica della vitamina D, hanno appurato che il rilascio di dopamina era incrementato all’interno delle cellule che si erano sviluppate in presenza dell’ormone rispetto a quelle cresciute in sua assenza. La scoperta, come dichiarato da Darryl Eyles, sarebbe “la prova conclusiva che la vitamina D influisce sulla differenziazione strutturale dei neuroni dopaminergici“.

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