Usare la plastica per mandare i bambini a scuola: il piano è geniale

I bambini non vogliono andare a scuola? La soluzione potrebbe essere nella plastica: il metodo geniale che cambia tutto.

La scuola è un’istituzione  molto importante per la crescita dei bambini. Il periodo scolastico copre praticamente tutta la vita dei piccoli fino alla maggiore età ed è fondamentale prenderla con il piede giusto, seriamente, per diventare adulti consapevoli, liberi, pensanti e più o meno istruiti.

combattere la dispersione scolastica con la plastica
Se tuo figlio non va a scuola, prova la plastica – Nursenews.it

Ogni bambino vive questi anni in modo diverso, naturalmente, e non tutti si svegliano la mattina presto con il piacere di correre a scuola per stare seduti al banco per ore e ore. Certo, le esperienze di ognuno sono personali e possono dipendere da mille fattori diversi.

Eppure sono molti i genitori che hanno difficoltà a mandare i propri figli a scuola, i quali magari fanno tante storie, piangono, si rifiutano, o quando sono abbastanza grandi per farlo, saltano le lezioni di nascosto. Ma queste sono banalità in confronto a una situazione molto più grave come quella della dispersione scolastica. 

Combattere la dispersione scolastica con la plastica: un metodo rivoluzionario

Il fenomeno tragico e drammatico della dispersione scolasticaè comune a molte aree del mondo in difficoltà economiche, in stato di povertà o che vivono momenti storici difficili. Le scuole, spesso, sono lontane, fatiscenti, non adatte a fornire l’istruzione che tutti i bambini del mondo meriterebbero e dovrebbero avere. E le strade alternative alla scuola molto spesso sono pericolose, se non addirittura criminali.

combattere la dispersione scolastica con la plastica
Come combattere la dispersione scolastica con la plastica – Nursenews.it

Si tratta molto spesso di paesi poveri, con governi che non sono in grado di far fronte a questo grave problema. Ma qualcosa in Nigeria sta cambiando e sarà la plastica, tanto odiata e pericolosa per il nostro ambiente, che per una volta avrà il merito di aver combattuto un fenomeno grave. In alcune delle aree più povere del paese africano, dove la dispersione scolastica è alle stelle, sono state create delle iniziative per cercare di invertire la tendenza.

Una di queste vede proprio l’impiego di bambini e ragazzi che a scuola non ci sono nemmeno mai entrati nella raccolta della plastica, in un’ottica di riciclo e salvaguardia dell’ambiente. L’idea di Patrick Mbamarah, docente di una scuola in un area molto povera, è davvero rivoluzionaria e potrebbe cambiare il futuro di tanti bambini soli e abbandonati.

In questo modo i bambini prendono consapevolezza di questo grave problema, dando una mano a ripulire le città dalle tonnellate di spazzatura e plastica da cui sono, ahimè, invase, e intanto si riavvicinano alla scuola in maniera attiva, da protagonisti. Ma anche ai grandi toccherà fare la loro parte, perché nell’iniziativa saranno coinvolte anche le famiglie, in un’ottica di scolarizzazione e per ridare dignità alla popolazione.

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