“Non è questione di se, ma di quando” | Torna il timore di una pandemia e potrebbe essere peggio del Covid

Un’altra pandemia potrebbe essere in arrivo? I dati allarmanti degli studiosi fanno tremare di paura tutti: ecco che cosa succederà.

L’incubo della pandemia Covid-19 non è sparito del tutto e già c’è la possibilità di vivere una situazione simile. Il lockdown ci ha segnati profondamente e pensare ritrovarci di nuovo in una situazione del genere farebbe tremare chiunque.

Paura per una nuova pandemia
Paura per una nuova pandemia – Nursenews.it

Un nuovo studio ha svelato una possibilità davvero allarmante: che ritorni una pandemia, un virus killer pronto a sconvolgere le nostre vite. Gli esperti sono abbastanza sicuri del fatto che questo virus arriverà anche da noi, è solo questione di tempo, e ci ritroveremo a combattere con un nuovo nemico invisibile. Ecco di che cosa si tratta e perché dovremmo preoccuparci.

Sta arrivando un nuovo virus killer? Ecco che cosa dicono gli esperti

Questo virus incredibilmente pericoloso ha persino un nome inquietante e davvero poco rassicurante. Si tratta della febbre emorragica di Crimea-Congo e ha già ucciso centinaia di persone nelle zone dell’Iraq e del Medio Oriente. Gli esperti sono preoccupati che possa raggiungere presto anche l’Europa e causare una nuova, terrificante, pandemia.

Nuovo virus killer in Africa
Nuovo virus killer in Africa- Nursenews.it

Il virus, a differenza del Covid e di altre tipologie simili, non si trasmette per via aerea, dunque è molto più difficile essere contagiati. Il modo più veloce per contrarlo è farsi mordere da una zecca portatrice della malattia, che a sua volta può essere portata dagli uccelli in migrazione. Le zecche si nutrono del sangue del malcapitato e la malattia inizia a diffondersi.

Il riscaldamento globale è responsabile in parte della sua diffusione: l’ondata di caldo che sta colpendo l’Europa – e non solo – sta spingendo tantissime specie di uccelli ad emigrare proprio verso il nostro paese, portando malattie, virus e batteri con cui non vorremmo avere niente a che fare.

I primi sintomi possono far pensare ad altre malattie, infatti sono febbre e mal di testa. Però dopo una settimana inizia la fase emorragica, che può durare da due a tre giorni, con l’apparizione di petecchie, epistassi ed emorragie diffuse. Al momento non esiste un vaccino per fronteggiare questo virus.

Gli esperti hanno stabilito che si tratta solo di questione tempo prima che arrivi anche in Europa: possono essere cinque anni come venticinque, ma prima o poi arriverà. Il mondo sta cambiando, e in fretta, e dovremo sempre di più fare i conti con queste eventi drammatici che mettono a repentaglio le nostre vite.

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