Arriva una nuova Lancia A112? Le sue forme fanno impazzire gli appassionati

Sul web è sbucato il render di una nuova Lancia A112. La vettura ha rappresentato un emblema del Made In Italy. Lo stile è impregnato del DNA del nuovo corso Lancia.

In un’epoca in cui l’Italia aveva bisogno di ricostruirsi dalle proprie macerie, con una nuova prospettiva di crescita, i produttori di auto italiani puntarono all’essenziale. Di base c’era l’esigenza di costruire auto alla portata di tutti che fossero, estremamente, pratiche. Si badava al sodo ma quello che un tempo era visto versatile oggi sarebbe scomodo.

Il design della nuova A112
Sul web è sbucato il render di una nuova Lancia A112 (Adobe) nursenews.it

Di sicuro le vetture di un tempo risultavano, maggiormente, alla portata perché non avevano aiuti alla guida o tutti gli elementi legati alla sicurezza. Nonostante la semplicità estrema, l’Autobianchi A112 è stata una delle auto più segnanti del Belpaese. A distanza di decenni dalla scomparsa dal marcato, per gli italiani con quel pizzico di umiltà vi sarebbe ancora il desiderio di entrare in un nuovo abitacolo con la scritto A112. Il brand Autobianchi è nato a Milano da Giuseppe Bianchi nel 1955 e fece faville con la Bianchina, 300mila esemplari venduti, anche grazie alla comparsa in pellicole televisive come il buon Fantozzi di Paolo Villaggio.

Nel 1968 il marchio italiano fu acquistato dalla FIAT. Si parla tanto, nei tempi moderni, dell’inglobamento dei brand sotto un unico padrone, ma il concetto che il pesce piccolo potesse finire nelle fauci del pesce più grande non è mai cambiato. Fu la casa torinese a promuovere la A112.

Questo modello prese il posto della Bianchina e riuscì a fare i botti, arrivando a superare il milione di esemplari venduti. L’ultimo modello della casa italiana fu la Y10, svelata nel 1985, che rappresentò un altro clamoroso successo commerciale. Potrebbe tornare anche la nuova 126 Abarth. 

Il design della nuova A112

L’auto era perfetta per le nostre giungle urbane, risultando compatta e adatta al traffico di tutti i giorni. Si trattava, infatti, di una vettura pratica nei parcheggi e che non temeva qualche gita fuori porta, garantendo una buona abitabilità e un discreto bagagliaio. Per essere un’auto di piccole dimensioni è stata apprezzata, in diverse epoche, da tante generazioni diverse. L’architetto e il designer Tommaso D’Amico ha rielaborato lo stile inconfondibile della prima serie in una rappresentazione grafica da applausi.

Sarebbe un’auto piccola ed economica che darebbe libero sfogo alle attuali generazioni. “All’interno, il quadro strumenti è dotato di una significativa serie di optional di ultima generazione e di un sistema di infotainment senza pari. Questo vanto italiano, basato su tecniche moderne, include un nuovo motore a benzina 1.3 turbo AT da 140 CV, con cambio automatico e trazione posteriore. In termini di equipaggiamento, il modello aggiunge ruote da 18” a quanto già elencato. La carrozzeria avrà naturalmente colori attuali che esalteranno ulteriormente la linea elegante ed allo stesso tempo dinamica del modello”, ha sancito D’amico.

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