Arriva la truffa della patente: questo escamotage sta facendo il giro del mondo

Un qualcosa di clamoroso è avvenuto durante un esame della patente, dove è stata beccata una furbata. Ecco cosa è successo.

L’ottenimento della patente di guida è sempre uno degli obiettivi principali dei giovani, che lo vedono come una grande conquista in termini di indipendenza. Poter ottenere questo documento, infatti, consente loro di iniziare ad emanciparsi dal nucleo familiare, dando una certa libertà di movimento.

Patente (AdobeStock)
Patente (AdobeStock)

Non ci si sente più obbligati a dover stare agli orari della famiglia, si possono fare dei giri e dei piccoli viaggi con gli amici, insomma, la patente è una delle grandi conquiste dei neo-maggiorenni. Dietro ad essa, tuttavia, ci sono molti rischi, ed oggi non ci stiamo riferendo a degli incidenti stradali, ma ad alcune truffe che sono state messe in atto in questi ultimi mesi.

Nelle prossime righe, vi sveleremo una storia che ha dell’assurdo e del paradossale, perché si tratta di una truffa che, per fortuna, sta almeno venendo a galla. Per ottenere questo documento, ci si inventano le tecniche più assurdo, e spesso esse vanno anche a buon fine. Tuttavia, quando si viene scoperti, si passano dei brutti momenti, perché si viene puniti in maniera molto severa.

Patente, ecco in cosa consisteva la truffa

Ennesima truffa per ottenere la patente, ed anche questa volta, ci troviamo a dover sottolineare che si tratta di un cittadino straniero che si è reso protagonista di questa malefatta. Si tratta del quindicesimo da inizio anno, ed in questo caso, parliamo di un 24enne indiano, che si era inventato il metodo per cercare di passare il quiz che corrisponde all’esame di teoria.

L’episodio è avvenuto a Verona, in Veneto, e tutto ciò che vi racconteremo è avvenuto davvero in pochi minuti, che però gli sono stati fatali. Tramite l’utilizzo di telecamere, telefono cellulare, auricolare ed all’aiuto di un suggeritore che era del tutto esterno alla Motorizzazione locale. A riportare la notizia è “L’Arena.it“, che ha spiegato nel dettaglio ciò che è accaduto.

Gli agenti del Laboratorio Analisi Documentale della Polizia Locale e gli ispettori della stessa Motorizzazione veronese hanno scoperto tutto alla fine di questo esame, che, pensate voi, era stato brillantemente superato, con 29 risposte azzeccate su 30 domande, un ottimo risultato se fosse stato ottenuto nelle modalità corrette.

Il 24enne indiano, che abita nella provincia di Verona, ha insospettito gli addetti alla supervisione della prova scritta, dal momento che si sistemava di continuo la camicia che indossava, con un motivo ben preciso. Infatti, al suo interno era presente la telecamera con la quale inquadrava il compito, e tramite l’auricolare gli venivano suggerite le risposte da parte di chi era collegato con lui tramite l’apparecchio.

Per il colpevole, con ogni probabilità, la patente resterà un miraggio per moltissimo tempo, a patto che venga mai riammesso a sostenere l’esame dopo questa furbata che ha avuto esito disastroso, ma che è stato per fortuna sventato da chi di dovere. Dietro a tutto questo c’è una vasta organizzazione che organizza il tutto.

Dietro a tutto ciò c’è un’organizzazione enorme

Come detto in precedenza, non si tratta della prima volta in cui avviene una cosa di questo tipo, visto che il 24enne indiano è il quindicesimo del 2023 che viene pizzicato a fare il furbetto durante l’esame della patente. Pensate che è stato scoperto che per superare gli esami, in molti pagano anche cifre elevatissime, pari a circa 2000 euro, facendosi fornire tutto il materiale fatto di telecamere, auricolari e telefoni cellulari. Incluso, ovviamente, c’è anche l’aiuto dell’operatore che suggerisce le risposte esatte durante la prova scritta, aiutando ad azzeccare il tutto ed a passare l’esame.

Il comandante Luigi Altamura ha affermato: “Le sanzioni penali che sono previste per tali reati non sono affatto efficaci. Chi cerca di ottnere la patente con questo tipo di sotterfugi, diventa un pericolo per la sicurezza stradale ed anche l’incolumità di tutti i cittadini. Chiediamo, dunque, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed al Parlamento di inserire delle aggravanti al reato di truffa”.

Insomma, si è trattato di un caso davvero incredibile, ma che per fortuna è stato stroncato sul nascere. Tuttavia, è probabile che in molti siano riusciti a farcela senza essere colti in flagrante, e questo non è altro che un grave rischio per tutti. La speranza è che l’organizzazione venga a tutti gli effetti scoperta in poco tempo.

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